ISM È UN’INIZIATIVA UNICA!
A cura di Paolo Gronchi,  Poliefun e co-organizzatore ISM

Per mia natura riesco a formarmi una opinione precisa solo dopo aver approfondito, essermi posto domande e solo dopo aver osservato da innumerevoli punti di vista. Per far tutto ciò mi occorre tempo, ma alla fine sono felice di aver trovato la chiave di lettura o di essermi fatto un’opinione fondata e solida. 

So che per questo devo chiedere scusa, senza prostrarmi però, anzi, ai modi dei tempi che viaggiano su ritmi televisivi, immediate risposte a domande, prese di posizione veloci, twitterate ed e-news. Così succede oggi nei confronti di una iniziativa didattica come l’ISM che ho organizzato io stesso insieme ad altri: solo in questi ultimi anni ho compreso la reale portata dell’iniziativa. Complice di questo ritardo una serie di cose tra cui un’assuefazione alla didattica per il mio ruolo di docente universitario, per me la più importante, che mi ha impedito una più reale, tridimensionale, valutazione di tutte le particolarità.
Siamo al decimo anno di questa iniziativa e con ragione ora posso dire che non era mai accaduto nel mondo di mezzo dell’Università e dell’Industria. Ci abbiamo lavorato per tanti anni come Poliefun (www.poliefun.com ) con alterne vicende ma ora siamo ad una istituzionalizzazione del ponte tra i due soggetti. Lo Industrial Short Master per la prima volta in Italia, ma anche crediamo in Europa, lega l’Università e l’Industria del settore dei trattamenti superficiali. Si realizza per la prima volta una sinergia che può solo far bene alla società, aiutarla a identificare i vari ruoli. Cos’è il mondo di mezzo? Il tempo è quello della fine del percorso didattico di una persona, quando si va esaurendo, dopo la scuola dell’obbligo, l’educazione scolastica e universitaria, cioè degli anni delle medie superiori e dell’università. È logico che in quel tempo il dovere della società sia quello di indirizzare verso il mondo del lavoro. Come è possibile fare questo senza l’aiuto esperto dell’industria? Non è possibile. Come è possibile che l’industria accetti personale mai minimamente educato ai paradigmi d’azienda? Non è possibile.
Per lungo tempo se ne è parlato, si sono cercate soluzioni fin dagli anni ’90. ISM è ora uno strumento reale e concreto.
Ci sono numeri che per la prima volta certificano l’esistenza di questo legame a lungo cercato, fortemente auspicato, e sono leggibili nelle edizioni passate (400 partecipanti circa in totale) e specialmente nel corso appena conclusosi, ISM9 e nella progettazione innovativa di quello che sta per iniziare, con un nuovo calendario diviso tra aprile-maggio 2023 e settembre ottobre 2023.

FIG 1 I numeri di ISM9

Ecco invece la progettazione per la decima edizione, ISM10 (anno 2023)

Se entriamo più nella descrizione dell’impostazione innanzitutto abbiamo 3 luoghi per la somministrazione della didattica:

  • una frontale che si realizza con moduli in aula oppure via web (necessaria quest’ultima per unire le varie sedi da un capo all’altro dell’Italia senza costi e trasferte certamente pesanti sotto molti punti di vista (Moduli = M)
  • la seconda in azienda. Le aziende coinvolte sono quelle dei primi stadi nella filiera del settore dei trattamenti superficiali, con introduzione e spiegazione dei cicli produttivi da parte dei tecnici (Seminari & stage tecnici = ST)
  • la terza nelle aziende più a valle della filiera. Questo luogo è simile al precedente, e descrive il reparto Automotive e OEM, (Automotive Seminari & Stage Tecnici = AST).

Il primo luogo è dedicato agli argomenti di base della tecnologia del trattamento superficiale: si parte cioè da concetti scientifici ed ingegneristici ovvero, rispettivamente, delle caratteristiche chimiche e fisiche per comprendere e gestire i prodotti vernicianti (polveri e liquidi), i rivestimenti galvanici ed elettroforetici e della ingegnerizzazione dei processi produttivi per la sintesi e produzione.
Nella seconda e terza parte didattica, si partecipa da vicino ai processi di applicazione dei rivestimenti su substrati metallici: le aziende. Tra queste, particolare attenzione viene data al settore dell’auto che è maggiormente impegnato nella ricerca con le ingenti risorse che esso dedica all’avanzamento tecnologico. In ogni luogo non viene mai perso il riferimento alla evoluzione dei materiali per il risparmio energetico e la sostenibilità. Gli avanzamenti tecnologici, che sono più vivaci per i substrati leggeri quali plastica e legno, spesso indicano infatti la strada evolutiva per i materiali e l’ingegneria di processo per la salvaguardia ambientale. Poiché poi uno dei fini di un rivestimento è quello decorativo oltra a quello funzionale, protettivo, il colore, la sua percezione e il suo ottenimento hanno uno spazio importante con vari interventi di docenti universitari, di architetti e dell’industria del finishing. Il corso si chiude infine con una lezione interattiva su quelle che sono le dinamiche, le modalità dell’avviamento al lavoro dedicata soprattutto agli studenti. Il rilascio di un attestato sulla base di una partecipazione attenta, qualifica il partecipante che ha partecipato in tutto o in parte (vari distinguo).

Concludendo, ISM10, si propone come una evoluzione delle edizioni passate del corso, fa tesoro di una esperienza giunta al decimo anno.
Il rapporto tra università ed industria viene rafforzato e rappresenta il massimo sforzo degli organizzatori allo stato attuale.

Le Aziende, Associazioni e Università sponsor di ISM9